Raccolta e conservazione dell’erba medica
Tra le leguminose foraggere, la medica occupa una posizione peculiare grazie alla sua tolleranza alle alte temperature, alla capacità di stimolare la ruminazione e al contenuto di beta-carotene. Presenta, inoltre, un buon contenuto proteico, seppur inferiore a quelli del trifoglio bianco e violetto.
Le proteine si concentrano soprattutto nelle foglie, dove raggiungono fino al 25% di proteina grezza (PG), mentre nei fusti scendono al 15%. Per questo è fondamentale ridurre al minimo la perdita di foglie durante la raccolta e la lavorazione del foraggio. Di seguito, alcuni punti chiave per raggiungere questo obiettivo:
- Falciare le piante in fase giovanile, quando sono ancora ricche di foglie.
- Mantenere un’altezza di taglio superiore a 8 cm dal suolo.
- Distribuire il foraggio subito dopo il taglio, utilizzando un condizionatore intensivo con ripartitore o un passaggio di voltafieno.
- Spargere, andanare e raccogliere l’erba medica solo quando le foglie sono elastiche e aderenti ai fusti, preferibilmente al mattino presto o alla sera. Evitare le ore più calde della giornata.
- Raccogliere appena prima che le foglie si sbriciolino da sole tra le dita.
- Evitare di comprimere il foraggio nel carro autocaricatore.
- Terminare l’essiccazione in un fienile ventilato (essiccazione in due tempi).
Grangeneuve ha appena pubblicato un breve video dedicato alla raccolta e alla conservazione dell’erba medica. Il video raccoglie le impressioni di due agricoltori, Sébastien Berset e David Hänni, esperti nella coltivazione e nella conservazione di questa pregiata pianta foraggera. Buona visione!
Per domande o chiarimenti, potete contattare Pierre Aeby all’indirizzo: Cette adresse e-mail est protégée contre les robots spammeurs. Vous devez activer le JavaScript pour la visualiser.
Cette adresse e-mail est protégée contre les robots spammeurs. Vous devez activer le JavaScript pour la visualiser., collaboratore scientifico